L'Era dell'Idrogeno

Wednesday, 21 February 2024 Written by  /  
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Negli ultimi anni, l'idrogeno ha guadagnato notevole attenzione come vettore energetico chiave, offrendo soluzioni innovative per affrontare le sfide legate all'energia.

Infatti, nonostante l’idrogeno sia un gas incolore e inodore, si sente sempre più spesso parlare di idrogeno “verde”, prodotto utilizzando fonti di energia rinnovabile, come quella solare o eolica. L'idrogeno verde sta diventando sempre più popolare perché è una fonte di energia pulita e sostenibile che permette di ridurre le emissioni di gas serra, essendo prodotto attraverso un processo di elettrolisi dell'acqua, contrariamente a quello tradizionale che, ottenuto dalla raffinazione del petrolio, comporta l'emissione di grandi quantità di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera, fattore che ha quindi un grande impatto ambientale.

Un arcobaleno di nomenclature sta nascendo per accompagnare la conoscenza e la nuova economia dell’idrogeno. È stata infatti definita una tavolozza di colori che identifica la tipologia di idrogeno in base ai diversi processi di produzione e alla fonte energetica utilizzata, nonché all’impatto ambientale. Una classificazione in parte necessaria per indirizzare gli investimenti nella nascente Hydrogen Economy, ma anche per rendere facilmente distinguibile al grande pubblico la provenienza del vettore H2.

Tra le tipologie maggiormente discusse - oltre all’Idrogeno verde - dalla più sostenibile alla meno, troviamo:

l’Idrogeno blu - Il colore identifica il vettore prodotto attraverso lo steam reforming – un processo che utilizza il vapore per separare le molecole di H2 dal gas naturale – con successiva cattura delle emissioni di carbonio generate. Definito da alcuni come carbon neutral in virtù dell’utilizzo del CCUS (Carbon Capture Utilization and Storage - cattura della CO2 e suo utilizzo), trova la sua classificazione migliore come idrogeno low carbon, ossia a basse emissioni.

L’idrogeno marrone – Chiamato anche Idrogeno nero, è prodotto tramite gassificazione del carbone. Si tratta della versione più dannosa per l’ambiente dal momento che il processo rilascia sia CO2 che monossido di carbonio.

 h2

In conclusione, l’idrogeno occupa una posizione unica per contribuire agli obiettivi nazionali ambientali e a una produzione più sicura e affidabile di energia per diversi usi. È quindi una delle “carte” per vincere la sfida climatica, ma ciò richiede un approccio integrato e sostenibile.


Articolo di BEAMAT

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